mercoledì, marzo 01, 2006


Abbiamo fatto tante battaglie alcune,come quella dei precari della Provincia, le abbiamo combattute per altre come quella dei cantieri regionali negli enti locali, i lavoratori ex esaf e ditte appaltatrici, i lavoratori della raccolta dei rifiuti, i lavoratori socialmente utili ecc…, le stiamo portando avanti con grandi difficoltà senza arrenderci.
La lotta al precariato e all’esternalizzazione dei servizi era e continuerà ad essere per noi della FUNZIONE PUBBLICA CGIL uno degli obbiettivi prioritari, infatti continuiamo a pensare che il servizio pubblico debba esser efficace accessibile alle utenze e poco dispendioso per gli enti locali.
Ci troviamo di fronte ad Amm.ni che esternalizzano servizi per aggirare i vari blocchi e limiti imposti dal governo per le assunzioni, tramite le agenzie di somministrazione lavoro, ad esempio, spendendo tra costo del lavoratore e agio per l’agenzia più del doppio circa. Troppa leggerezza nell’organizzazione del personale che spesso porta a degli sprechi e alla costituzione di sacche di precariato per servizi essenziali alla collettività.
No all’esternalizzazioni selvagge, MAI PIU’precari, non sarà più il solito slogan, la Funzione Pubblica CGIL di Cagliari, rilancia sempre con più forza la lotta al precariato, ci troviamo davvero davanti ad una situazione drammatica dove l’applicazione della legge 30 trova applicazione in tutte le sue forme, comprese quelle più contorte, dove i contratti di collaborazione (co.co.co o co.co.pro.), nelle pubbliche Amm.ni dilagano come un fiume d’olio, dove le lavoratrici e i lavoratori precari sono ricattabili e spesso utilizzati contro i lavoratori a ruolo, perché ciò che rifiutano di fare gli uni, non possono farlo gli altri perché ricattati dal loro stato precario.
Con l’esternalizzazione di alcuni servizi,basti pensare che molti enti locali affidano a terzi il servizio delle buste paga, delle portinerie, dell’uffici tributi,autisti, nettezza urbana,ecc…, le pubbliche Amm.ni depotenziano il ruolo del lavoratore pubblico, facendolo passare per un incapace, un fannullone. Oggi il pubblico dipendente rispetto ad alcuni anni fa è un lavoratore esperto e qualificato pronto ad affrontare e a risolvere qualsiasi problema gli si presenti,risponde in tempi rapidi all’utenza, partecipa al raggiungimento degli obiettivi dell’Amm.ni ed elevano l’efficienza dei servizi degli enti locali.
Il nostro impegno sarà costante e vigile nei confronti degli enti locali, per la funzione pubblica CGIL la lotta al precariato e all’esternalizzazione dei servizi dovrà essere un fattore prioritario; bisogna lanciare e attuare un piano straordinario di internalizzazione e gestione diretta dei servizi dando maggiori garanzie alle lavoratrici,ai lavoratori e all’utenza.
Confermando la più totale autonomia e indipendenza dal governo regionale, riteniamo che il governo regionale debba dare vita nella sua autonomia, ad una nuova normativa che contrasti e scoraggi tutte le norme che precarizzano i rapporti di lavoro, andando oltre la legge30, limitare all’eccezione i contratti atipici e aumentare i costi del lavoro, anche perché gli enti locali, fanno ricorso alle esternalizzazioni motivate anche dal risparmio sul costo del lavoro.

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