-
Oggetto: stabilizzazione precari negli Enti Locali
E’ di questi giorni la notizia delle dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais, dove s’intende svecchiare e deprecarizzare la macchina amministrativa nel pubblico impiego creando un piano pluriennale di stabilizzazione dei precari storici assunti da diversi anni con le variegate forme contrattuali (co.co.co., tempo determinato ecc..), il tutto secondo la normativa vigente che pone il limite del concorso pubblico per l’assunzione negli enti locali e per evitare formazione di nuovo precariato.
Come Funzione Pubblica CGIL di Cagliari da diversi anni ci troviamo a sostenere che il lavoro tipicamente pubblico,deve essere svolto da dipendenti assunti a tempo indeterminato , non si può ricorrere impropriamente al lavoro precario, flessibile, per sopperire al blocco delle assunzioni negli enti locali.
Infatti, oggi, la maggior parte dei comuni hanno una dotazione organica ridotta ai minimi termini a causa dei vincoli che alcune finanziarie passate hanno posto.
Oggi per sopperire alla carenza organica degli enti locali, ma soprattutto per contrastare la precarietà cronica di stato, voluta dai governi precedenti, arriva l’opportunità di stabilizzazione per i circa 1200 lavoratori socialmente utili della Sardegna. Infatti con delibera dell’Assessorato Regionale al Lavoro n°33/13 del 25/7/2006, si indicano le modalità per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili negli enti locali, 258 nella sola provincia di Cagliari.
Questi lavoratori, che in più di una occasione sono stati definiti lavoratori in nero legalizzati, lavorano da oltre 10 anni negli enti locali andando a ricoprire posti vacanti negli organici con una notevole differenza salariale rispetto ai loro colleghi dipendenti,differenza di circa 500/700 euro e senza nessuna contribuzione per i fini pensionistici.
Come Segreteria Funzione Pubblica Cgil, a gli Enti Locali utilizzatori di LSU, stiamo chiedendo incontri perché attivino in tempi rapidi l’iter burocratico per la stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili nelle dotazioni organiche dell’ente..
Per rendere più forte l’azione e anche perché dopo aver difeso la costituzione la sosteniamo rispettando il suo primo articolo, chiediamo ai rappresentati di questa Organizzazione di attivarsi dentro le RSU perché predispongano un documento unitario con richiesta d’incontro alla parte pubblica per attivare le procedure di stabilizzazione in contrasto a tutte le forme di precariato.
Luca Locci
Cagliari 22 agosto 2006
Nessun commento:
Posta un commento