giovedì, novembre 28, 2013

Vertena Aias Sardegna --lettera di un lavoratore--

                                                  
Chi  più di un lavoratore AIAS può dire di essere precario , forse non per contratto ....Ma per la precarietà dello stipendio pagato a singhiozzo da un associazione  che è convenzionata col servizio  pubblico sanitario, di cui  le ASL dichiarano  di pagare le prestazioni  socio riabilitative con puntualità come da contratto.
Eppure nell’indifferenza delle istituzioni si permette a un associazione senza scopo di lucro di fare il bello e il cattivo tempo.
I lavoratori penalizzati da un CCNL peggiorativo firmato dai sindacati gialli che non hanno rappresentanza ,grazie a chi in questi ultimi anni ci ha governato demolendo lo statuto dei lavoratori .  In AIAS non manca prepotenza e arroganza , non si perde occasione per applicare sanzioni  disciplinare ai lavoratori che rivendicano il diritto a un salario pagato regolarmente , stipendi pagati in ritardo di  4 e 5 mesi, in questa azienda non vengono concessi più permessi sindacali , non si effettuano più le trattenute sindacali in busta paga , non si concedono assemblee, così da poterci  indebolire sindacalmente .
I lavoratori stremati da una vertenza che dura ormai 6 anni, con una CIGS a rotazione durata 5 anni per arrivare a un licenziamento collettivo di 100 dipendenti .
I debiti ormai non si contano , utenze domestiche scadute ,mutui casa,lavoratori  che si sono dovuti vendere l’oro dei  loro figli per poter pagare qualche rata scaduta .
E vergognoso che un servizio pubblico anche se gestito da un privato non vengano stabilite regole,puntualità salariale,servizi di qualità,standard del personale che dovrebbero essere pretese dalle Asl e dall’assessorato alla sanità. Ma e evidente che la maggioranza che  amministra la nostra regione non vuole fare un torto a un suo consigliere membro della  famiglia
Che amministra l’AIAS in Sardegna .
Così si lasciano 1000 dipendenti allo sbaraglio in un azienda piena di debiti di cui non si vuole riconoscere il fallimento , umiliando padri e madri di famiglia  che non riescono più a guardare in faccia i loro figli cui devono privarli anche del minimo essenziale .
Non so se questa lettera potrà essere utile ,penso venga letta come tutti gli appelli che i lavoratori AIAS hanno lanciato in questi ultimi anni  ,cioè nell’indifferenza cui i le istituzioni hanno trattato i lavoratori  AIAS.………..
E all’ora ditemi se questo è un lavoratore  ,umiliato non pagato a cui si vuole togliere anche la dignità.

MICHELE SERRA lavoratore  AIAS .

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Michele questa è la nostra situazione fatta di indifferenza e arroganza da parte dei nostri datori di lavoro e dalle istituzioni regionali loro complici che a più riprese e in più occasioni hanno dimostrato di tenere maggiormente agli interessi della famiglia Randazzo che alle famiglie dei lavoratori e dei pazienti ricoverati nelle loro strutture.

Anonimo ha detto...

E bravo anonimo..... perché non ti presenti? Facile parlare o scrivere alle spalle di chi ogni volta ci mette la faccia.......non funziona così.... se siamo in questa situazione è perché persone come te stanno ancora nascoste e magari innanzi al padrone fanno le riverenze....... mi dispiace ma dovresti vergognarti.......